A seguito del rinvio a giudizio di Renata Polverini e Stefano Cetica che, secondo l’accusa del PM, hanno utilizzato carte di credito intestate all’UGL per spese non inerenti all’attività sindacale, Confintesa FP si è costituita parte civile nel processo iniziato nel mese di gennaio contro i due ex segretari generali di Ugl. Il giudice Claudia Nicchi ha accolto la richiesta di Confintesa ritenendo valide le argomentazioni presentate da Confintesa FP che, al tempo dei fatti contestati agli imputati, aveva in atto un sodalizio tra la federazione Intesa FP e Ugl e quindi è legittimata a chiedere un eventuale risarcimento di danni materiali e di immagine subito a causa di quanto contestato alla Polverini e al Cetica dai magistrati e da quanto emergerà dal procedimento in corso.

Ciò che rimane inspiegabile non è tanto l’opposizione degli imputati affinché venisse accettata la presenza nel processo di Confintesa quanto la posizione assunta dai legali dell’altra parte offesa, l’Ugl, che ha cercato, inutilmente, di impedire a Confintesa di costituirsi parte civile ed eventualmente poter essere risarcita dagli imputati. La prossima udienza è fissata per il mese di maggio.    

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