Possiamo ritenerci certamente soddisfatti del lavoro svolto dalle istituzioni e dagli uffici preposti che ha consentito di sbloccare le mensilità di dicembre e gennaio spettanti agli oltre 5000 lavoratori ASU siciliani, anche se rimangono molte perplessità su una vicenda che si presenta con incomprensibile frequenza e sulla quale chiederemo alle istituzioni competenti di fare chiarezza. Rimane ancora la concretizzazione della legge regionale 8/2017 che prevede l’avvio di un percorso di stabilizzazione per questa platea di lavoratori.

Appare inverosimile che ci siano lavoratori utilizzati dal dipartimento regionale Beni Culturali presso i vari siti intermedi o altri lavoratori bloccati da vari enti tramite escamotage legislativi da almeno 20 anni. Ancor più incomprensibile è sicuramente la vicenda di circa 52 lavoratori che, come previsto dalla legge, hanno optato per la fuoriuscita dal bacino ASU e dopo 10 mesi non hanno ancora avuto risposta. Ci auguriamo vivamente che il governo Musumeci, con in testa l’Assessore Regionale al Lavoro, possa porre fine ad una vergogna che certamente non ha precedenti.

Così dichiara il Coordinatore Provinciale Confintesa per i Precari, Rosario Greco, per la risoluzione dei problemi prioritari a seguito del sit-in e dell’incontro in Assessorato del Lavoro di mercoledì 24 gennaio 2018 e prosegue lanciando un appello al Governo Regionale nel denunciare una situazione che va avanti da almeno 20 anni.

 

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