“Confintesa non vuole accodarsi alla processione dei gufi che sperano che dopo quota 100 ci sia la paralisi burocratica nella pubblica amministrazione stante il blocco delle assunzioni previsto dalla legge di bilancio per alcuni settori ma chiede al Governo di fare chiarezza in merito al problema”. Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa in ordine al numero di dipendenti pubblici che hanno aderito all’opzione quota 100.

“Se le stime governative, che parlano di circa 100 mila dipendenti pubblici che usufruiranno di quota 100 verranno rispettate, – continua Prudenzano – e, stante il blocco delle assunzioni previsto per alcuni settori della P.A., ci saranno difficoltà a rispettare il turn over calcolando i tempi lunghi delle procedure concorsuali allora i gufi avranno ragione. C’è un grande dibattito su questo tema in questi giorni e forse è il caso che il Governo chiarisca una volta per tutte, prima di arrivare ad una paralisi nel pubblico impiego, cosa intende fare per accelerare i tempi di copertura dei posti lasciati vacanti dai pensionandi pubblici.

Confintesa – conclude Prudenzano – non vuole gufare sui risultati di un provvedimento che, pur non riformando la legge Fornero, offre però la possibilità di utilizzare una finestra previdenziale ma esprime forti perplessità sulla funzionalità della macchina burocratica dello Stato se si lasceranno scoperti, dal punto di vista operativo, settori importanti come la scuola, la sanità e la giustizia”.  

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