Se da una parte sui media si susseguono passaggi pubblicitari e comparsate dei vertici istituzionali per illustrare alla Nazione il Censimento Permanente della Popolazione, dall’altra, all’interno dell’Istat, la situazione rasenta il dramma per tutti lavoratori coinvolti nei processi di produzione, ed informatici fino a portare il personale della Direzione Informatica a proclamare tramite le RSU lo stato di agitazione permanente.” Questa la dichiarazione del Coordinatore di Confintesa Istat, Franco Lodovici in merito alla caotica situazione introdotta dall’ex Presidente Alleva.

L’attuale incapacità di censire con accuratezza-spiega Lodovici- è figlia del fallimentare processo di modernizzazione promosso dall’alta dirigenza, che consapevole del grande impegno preso con la Nazione nella realizzazione di un progetto ambizioso quale il censimento continuo, non ha saputo pianificare e coordinare i processi, le strategie, gli appalti ed il personale. Basti pensare che per la sola campagna di comunicazione l’Istat ha speso oltre € 5.000.000 circa, mentre non è stato speso un centesimo per la formazione interna, la valorizzazione del personale e per nuove assunzioni, nonostante la legge di riforma degli Enti Pubblici di Ricerca ed il bilancio dell’Istituto lo consentano. Confintesa ISTAT -conclude il Coordinatore- confida nel prossimo Presidente che possa essere persona realistica e concreta in grado di correggere tutti i disservizi creati dalla modernizzazione e, che, nel suo mandato si sappia circondare di validi collaboratori interni all’Istituto in grado di portare l’Istat tra i più efficienti ed autorevoli Istituti di Statistica del panorama internazionale.”

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