Nella giornata del’ otto agosto, ricorrenza della tragedia della miniera di Marcinelle in Belgio nel 1956 dove persero la vita 262 operai tra cui 132 italiani, abbiamo voluto osservare un rispettoso silenzio proprio per non turbare il raccoglimento delle famiglie delle vittime e il ricordo di una tragedia” Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa. “Purtroppo – aggiunge Prudenzano – dobbiamo registrare come non siano mancate, davanti ad un dolore ancora vivo, le speculazioni politiche su una tragedia che nulla ha a che fare con i problemi dell’immigrazione.

È bene precisare che gli italiani che sono emigrati all’estero con permessi regolari, che si pagavano vitto e alloggio con i loro guadagni e rispettavano le regole dei paesi in cui erano ospitati sono cosa ben diversa dagli immigrati irregolari che oggi arrivano (o vengono fatti arrivare) sui barconi, pretendono telefonini, televisione satellitare e anche la paghetta senza fare nulla se non, in molti casi, fornire manodopera al crimine organizzato.

Ci spiace che questa annotazione – continua Prudenzano – dobbiamo farla a margine di quanto ha dichiarato il Ministro degli Esteri Italiano che ha fatto un parallelo, errato, tra i morti di Marcinelle e gli attuali nord africani che sbarcano in Italia.

Il governo si preoccupi di evitare che gli irregolari siano catturati dal sistema del caporalato, che le donne non vengano messe in mezzo alla strada e che l’Europa si faccia anch’essa carico di questo fenomeno che pesa principalmente sulle spalle e sulle casse dello Stato italiano. Stesso monito – conclude Prudenzano – lo rivolgiamo a quei sindacati che in modi diversi, chi con le parole che con pupazzi di cartone, hanno suffragato la dichiarazione del Ministro Moavero Milanesi.

 

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