L’art 36 della Costituzione sancisce che il lavoratore ha diritto ad una << retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia, un’esistenza libera e dignitosa>>, questo dovrebbe essere il salario minimo garantito che oggi, purtroppo, non assicura, nemmeno con i minimi contrattuali, quanto previsto della Costituzione”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale di Confintesa, Francesco Prudenzano, in merito alla polemica, tutta interna alla sinistra italiana, sulla proposta di legge del PD di stabilire i 9 euro nette l’ora, il cosiddetto salario minimo legale.

“Stabilire una cifra- continua Prudenzano- minima salariale oltre alla quale non si può scendere, non impedisce al sindacato di andare oltre all’interno della contrattazione collettiva anche utilizzando gli strumenti del welfare defiscalizzato, sia già a disposizione, sia ampliandoli. Dare corpo all’esistenza libera e dignitosa, come citato nella Costituzione, significa far percepire al lavoratore un salario sufficiente a soddisfare il fabbisogno primario. Il problema- conclude Prudenzano- è che la politica deve operare per attuare la Costituzione non solo con l’art 36 ma con tutti gli altri articoli che sono rimasti, finora, inattuati ad iniziare dall’art. 39.”

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