Siamo favorevoli alla rilevazione delle presenze del personale attraverso le impronte digitali paventate dal Ministro Buongiorno purchè siano pienamente rispettate le norme sulla privacy” lo dichiara Claudia Ratti Segretario Generale di Federazione Confintesa F.P.Nulla di strano se consideriamo che nelle sedi della nostra Federazione da molti anni le presenze, anche dei dirigenti sindacali, ed in primis del Segretario Generale, sono rilevate con le impronte digitali. È un sistema prima di tutto pratico considerando che non si può dimenticare a casa un dito ma si può dimenticare il badge. Quello che è inaccettabile – continua la Ratti – è la generalizzazione di un sistema attuato “dai furbetti” che rappresentano un’esigua minoranza dei dipendenti pubblici che, nella stragrande maggioranza, svolgono la loro attività lavorativa con diligenza e senso del dovere.

L’obiettivo che si deve porre il governo – rileva la Ratti – è il pieno riconoscimento del merito dei tantissimi lavoratori onesti che spesso sono schiacciati verso il basso, che troppo spesso non vedono riconosciute le proprie competenze, che non sono incentivati in alcun modo. Siamo per una valutazione seria ed oggettiva, per un sistema premiale funzionante. Vogliamo il pieno rispetto delle regole e dei tempi da parte di tutti, a partire dalla dirigenza che deve dare l’esempio.

Siamo ancora in attesa – conclude la Ratti – della convocazione da parte dell’ARAN della Commissione paritetica per l’ordinamento professionale i cui lavori si sarebbero dovuti concludere entro maggio. Ci auguriamo che il Ministro Buongiorno, in luogo di un’inutile caccia alle streghe, possa rimettere ordine e restituire ai dipendenti pubblici l’orgoglio di appartenenza”

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