Confintesa prende atto della delibera della Commissione di Garanzia sull’attuazione della Legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. La Commissione ha infatti rilevato come tale sciopero violi la normativa in vigore, che impone un intervallo minimo di dieci giorni tra uno sciopero e un altro nei servizi pubblici essenziali.
In seguito a tale normativa, la Commissione ha ricordato che nei settori dei trasporti, delle ferrovie, della sanità e della giustizia, non è possibile sovrapporre lo sciopero del 29 novembre a quelli già programmati per il 24 e 25 novembre da altre organizzazioni sindacali, tra cui Confintesa nel settore della giustizia.
"Questa disposizione della Commissione – dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa – dimostra come l’indizione dello sciopero da parte di CGIL e UIL sia stata non solo inopportuna e pregiudiziale ma anche irrispettosa delle norme vigenti. Sarebbe bastato un semplice controllo del calendario degli scioperi già programmati per evitare il provvedimento di blocco".
Confintesa ritiene che i due sindacati abbiano dimostrato un atteggiamento di presunzione, quasi come se si ritenessero al di sopra della legge, richiamando ironicamente la sindrome del Marchese del Grillo.
Confintesa auspica che questo episodio sia un monito per coloro che pensano di avere il monopolio della rappresentanza sindacale e si ritengono al di sopra del principio costituzionale del pluralismo sindacale.
"Non siamo più negli anni ’70, – conclude Prudenzano – i lavoratori oggi dovrebbero essere liberi di scegliere l’organizzazione sindacale che meglio rappresenta i loro interessi, mentre in molti ambiti del lavoro privato non è ancora così, e ricorda a tutti come Confintesa operi senza influenze o pregiudizi politici, rimanendo impegnata a salvaguardare gli interessi dei propri iscritti, nel rispetto delle regole condivise da tutti."