“La necessità di riformare la legge pensionistica è un problema che si affaccia periodicamente ormai da decenni ed è stato sempre tamponato con pseudo riforme che, come nel caso della Legge Fornero, ha causato disastri sociali senza risolvere il reale problema del reperimento dei soldi per pagare gli assegni mensili”.

Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa in merito al confronto con le parti sociali aperto dal Ministro del Lavoro sulla riforma pensionistica

“I dati presentati dal Presidente dell’Inps Tridico dicono che il quadro al 2029 non è positivo, con il rapporto tra  lavoratori e pensionati previsto in calo dall’1,4 all’1,3 per arrivare al 2050 a uno a uno.

Eccolo – continua Prudenzano – il vero nodo da sciogliere per far fronte al pagamento delle pensioni per le generazioni future. E’ necessario creare più occupazione e conseguentemente allargare la platea dei contribuenti.

Se non si creano nuovi posti di lavoro sarà tutto inutile e non servirà a nulla parlare di opzioni o quote che possono essere palliativi, peraltro costosi per lo Stato, ma non risolvono il problema della copertura finanziaria delle somme da erogare mensilmente.

Il Governo crei le condizioni affinché le imprese possano investire tranquillamente nel nostro Paese facendo così aumentare il numero degli occupati.

Si pongano in essere tutti quegli strumenti legislativi per una seria politica attiva del lavoro e tutto il resto verrà da solo.

Infine – conclude Prudenzano – si cominci a ripensare all’Inps unicamente come strumento di previdenza e non come cassaforte a cui attingere per ogni atto assistenziale che deve essere messo in carico alla fiscalità generale”.

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