Siamo in presenza di un disegno che cova da tempo nel cassetto del Professor Romano Prodi, ovvero quello di far fuori il pluralismo sindacale e andare verso un sindacato unico come avveniva in Unione Sovietica e avviene nei regimi totalitari” Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa. “Al Professor Prodi piacerebbe un sindacato unico magari diretto dai suoi amici della triplice ignorando che oggi i lavoratori sindacalizzati rappresentano il 37% e che per la metà sono associati in sindacati diversi da CGIL, CISL e UIL. Ricordiamo al Professore ex Presidente del Consiglio ed ex Presidente della Commissione Europea – continua Prudenzano – che in Italia vige una Costituzione che all’articolo 39 sancisce che l’organizzazione sindacale è libera e quindi i lavoratori sono liberi di associarsi con chi vogliono. Prodi pensa che con questa dichiarazione possa aggiungere un tassello per la costruzione della strada che lo porterebbe verso il Quirinale magari con il consenso di CGIL CISL UIL e Confindustria. 

Il Professor Prodi – conclude Prudenzano – si impegni, invece, per l’attuazione della Costituzione e per il riconoscimento giuridico di tutti i sindacati, invece di lanciarsi in dichiarazioni che mettono a rischio la tanto conclamata democrazia sindacale”.  

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