Uno dei compiti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro è inerente il deposito dei verbali di conciliazione redatti ex art.411 c.p.c. e che riguarda gli accordi che si raggiungono tra datori di lavoro e lavoratori in ordine a vertenze di lavoro. Il deposito è l’atto ufficiale che sancisce la forza legale dell’accordo raggiunto ma all’ ITL di Roma questo semplice atto viene impedito, all’utenza, dal fatto che la dirigenza non applica, soprattutto in tempo di pandemia, la modalità di ricezione dei suddetti verbali per via telematica come avviene in altri ITL sparsi sul territorio nazionale.

“E’ grazie al mancato utilizzo della PEC, per colpa di dirigenti poco responsabili, che poi le colpe del mancato funzionamento del servizio vengono scaricate sui dipendenti, ignari del disservizio provocato da chi dovrebbe garantire l’efficienza del servizio stesso” questa è la dichiarazione di Claudia Ratti, Segretario Generale di Confintesa FP che ha inviato anche una nota scritta al capo dell’ITL di Roma, ai funzionari preposti al controllo e al Presidente del Tribunale di Roma.

Anche il Segretario di Confintesa Roma Capitale, Alfredo Magnifico, ha indirizzato una lettera al Ministro del Lavoro affinchè intervenga per rispristinare un corretto servizio degli uffici dell’ITL di Roma ormai paralizzati dalle non scelte della dirigenza dell’ufficio che penalizzano i cittadini. Confintesa ritiene che, soprattutto in questo periodo di pandemia, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma debba essere, per questo tipo di servizi, in prima fila per l’utilizzo dello smart working e dare anche la possibilità di depositare i verbali di conciliazione per via telematica come avviene in molte parti d’Italia.

 

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