La malasanità va colpita e fermata con tutti i mezzi necessari a partire dalla revisione di  scelte politiche scellerate che in questi anni hanno mortificato tutto il personale sanitario. Medici,  infermieri e OSS che, come dimostrato dall’emergenza Covid, si sono sempre prodigati per tutelare la salute degli italiani senza i mezzi adeguati e sacrificando anche la loro vita”. Lo dichiara Domenico Amato Segretario Nazionale di Confintesa Sanità in ordine alla proposta di abolire la responsabilità penale. “Passata la fase uno di questa pandemia, che ha visto tutto il personale medico, paramedico e sanitario prestare la sua opera con turni defaticanti e in situazioni di emergenza che sono costate la vita ad oltre 150 tra medici e infermieri rimasti contagiati nell’esercizio della loro opera assistenziale verso i cittadini, si torna a parlare della responsabilità penale del personale medico e paramedico. Confintesa Sanità – continua il sindacalista – d’intesa con il l’Associazione a tutela del Medico, rappresentata dal suo Presidente Dr. Giovanni Cascio Ingurgio, si dichiara favorevole alla depenalizzazione della responsabilità personale del personale sanitario, tranne che nei casi di comprovata colpa grave del medico o dell’infermiere. Oggi, per esempio,  medici e infermieri vengono, giustamente, celebrati per il loro operato e i loro sacrifici nella lotta all’emergenza Covid-19, ma contemporaneamente, e per certi versi paradossalmente, si vedono sottoposti alla minaccia di essere chiamati a risponderne in tribunale.

Una situazione insostenibile – conclude Domenico Amato – che toglie a tutti gli operatori sanitari serenità e lucidità nello svolgimento dell’attività sanitaria. E’ necessario quindi che medici, infermieri e O.S.S. siano uniti in una battaglia che non vuole certo assolvere chi merita di essere punito ma nemmeno accettare passivamente la generica criminalizzazione del personale sanitario”.  

 

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