“Puntuale come un orologio svizzero arriva l’ulteriore raccomandazione della Commissione Europea ad effettuare le riforme che servono per ridurre il debito e limitare la spesa pubblica e guarda caso queste riforme dovrebbero colpire un bene primario e sociale come la casa.”

Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa in merito alle “raccomandazioni” dell’Europa che puntano su alcune riforme penalizzanti per la maggior parte del ceto medio italiano come la riforma del catasto.

“Attualmente – continua Prudenzano – sono circa il 77% gli italiani che vivono in appartamenti di proprietà e non parliamo di case particolarmente ricche ma di abitazioni i cui proprietari sono pensionati e lavoratori dipendenti e raggiungono l’87% di tutti i proprietari.

Atteso che, soprattutto nei centri storici delle grandi città, sia necessario rivedere i valori catastali che in certi casi sono veramente ridicoli, riteniamo che sia anche estremamente giusto non fare di tutt’erba un fascio mettendo sullo stesso piano grandi proprietari, pensionati d’oro e imprenditori con persone e famiglie che hanno redditi modesti e di sopravvivenza.

Siamo d’accordo che bisogna ridurre la spesa ma non bisogna farlo aumentando la pressione fiscale e lasciando inalterate situazioni come i redditi di cittadinanza assegnati senza controllo.

Purtroppo – conclude Prudenzano – pensiamo che ancora una volta la sirena Europea otterrà il suo scopo e in tempi rapidi il Governo riuscirà a far passare questi aumenti come un bene per il ostro Paese. Potenza della propaganda che ormai ha preso il posto della politica”

 

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