“La crisi Russo/Ucraina sembra raggiungere livelli di non ritorno per la durezza delle posizioni sia Russe che Ucraine e, come se non bastasse, alimentata da invio di armi da parte di molti Paesi compresa l’Italia. Questa non è la strada della Pace ma dell’incremento della guerra.”

Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa, in merito all’ormai aperto dibattito politico sull’invio di armi a favore dell’Ucraina.

“E’ necessario – continua Prudenzano – che le parti si siedano intorno ad un tavolo neutro senza precondizioni e che tutti i Paesi che oggi parteggiano per una o per l’altra parte smettano di incoraggiare l’escalation che nelle ultime settimane sta caratterizzando questo conflitto.

Confintesa, riconoscendo che siamo in presenza di un non giustificato  intervento militare Russo su un territorio sovrano, non può che esprimere le preoccupazioni che in queste ore stanno provando tutte le famiglie italiane per la non volontà delle parti a trovare una soluzione di pace invece che favorire scenari di guerra che vengono pagati dalla popolazione Ucraina e dalle famiglie dei militari, Russi e Ucraini, che perdono la vita nel conflitto e rischiano di coinvolger altri Stati dell’Unione Europea.

Il Governo Italiano – conclude Prudenzano – si faccia interprete dello stato d’animo delle famiglie italiane e prenda l’iniziativa di favorire in sede Onu un tavolo di pace tra Russia e Ucraina che garantisca ambo le parti e consenta il ripristino di normali relazioni politiche, sociali e industriali in assenza delle quali il pericolo di un terzo conflitto mondiale si fa sempre più vicino. I danni della guerra la pagano le popolazioni inermi non i governanti che la provocano.”

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