Affollatissima lo scorso 12 dicembre la sala Adriana della sede nazionale di Confintesa a Corso Vittorio Emanuele 326, in occasione di un pubblico incontro tra sindacato e lavoratori per discutere dei buchi nelle pensioni degli statali per il mancato versamento dei contributi da parte delle amministrazioni pubbliche.

Con il passaggio della gestione dei contributi dei dipendenti pubblici dall’Inpdap all’Inps, infatti, molti lavoratori, andando a controllare i loro estratti conto previdenziali, hanno fatto un’amara scoperta: pur avendo regolarmente lavorato, non hanno ricevuto l’accredito dei relativi contributi pensionistici. E la sorpresa è stata ancora più amara quando è stato loro comunicato che i mancati versamenti andranno in prescrizione a partire da gennaio 2019. In pratica, al danno si aggiunge la beffa perché con il nuovo anno perderanno definitivamente la possibilità di recuperare quanto spettava loro, con la conseguenza di ricevere, a fine carriera lavorativa, un assegno pensionistico con un importo ridotto o addirittura di dover ritardare la pensione.

L’Inps smentisce il rischio prescrizione emanando una circolare con cui proroga la scadenza per la regolarizzazione dei contributi non accreditati ai lavoratori dello Stato al gennaio 2020. “Ma questo non ci soddisfa”, spiega il segretario generale Confintesa Funzioni Pubbliche, intervenuta all’incontro del 12 dicembre accanto al Segretario Generale di Confintesa, Francesco Prudenzano, il Segretario Generale di Confintesa Roma Capitale, Giancarlo Lustrissimi, i dirigenti di Confintesa Inps, il coordinatore nazionale Inps, Francesco Viola, e l’Avvocato Alessandro Raffo. “L’accreditamento dei contributi non versati per negligenza delle amministrazioni è un sacrosanto diritto dei lavoratori e non può essere soggetto a scadenze o limiti temporali. E attualmente sono circa tre milioni i dipendenti pubblici che si trovano in questa situazione”.

Una storia che ha dell’incredibile, insomma, contro la quale Confintesa Funzioni Pubbliche ha deciso di scendere in campo al fianco dei lavoratori per permettere loro di recuperare i contributi intentando una diffida formale contro tutte le amministrazioni pubbliche negligenti.

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