“Ormai il caso Ilva/ArcelorMittal sta assumendo aspetti inquietanti e sempre più preoccupanti.” Lo afferma Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa in ordine alla vicenda Ilva. “Si parla di 60 milioni non pagati ai creditori, la Procura di Taranto sta indagando per verificare, come denunciato dai Commissari del governo, se la multinazionale franco-indiana abbia compiuto atti contro l’economia nazionale anche attraverso il dirottamento di commesse verso altre imprese. Insomma  – continua Prudenzano – siamo davanti a quello che viene ormai definito un trappolone da parte di ArcelorMittal che, se le indagini dovessero confermare le accuse, farebbero emergere le vere intenzioni del gruppo ovvero distruggere un temibile concorrente come Ilva, utilizzando l’alibi dello scudo giudiziario e attuando la tecnica del prendi i soldi e scappa.

Il governo – conclude Prudenzano – non indugi oltre e impedisca con tutti i mezzi la chiusura dei forni che sancirebbe la fine della siderurgia italiana. Aspettando le decisioni della magistratura, sia per la richiesta di recessione del contratto che per eventuali malversazioni, il governo deve porre in essere tutte quelle azioni per impedire la chiusura di Ilva anche attraverso, se necessario, la nazionalizzazione dell’impresa di Taranto.”

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