“Ridurre il cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti è cosa buona e giusta perché così si incrementerebbero i consumi con più soldi nelle buste paga”.  Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa in ordine all’annunciata riduzione del cuneo fiscale nelle buste paga dei lavoratori dipendenti.
“La riduzione del cuneo fiscale solo per i lavoratori dipendenti non è sufficiente però a garantire un’equità fiscale che tuteli anche il potere d’acquisto delle pensioni.
Ovviamente –
continua Prudenzano – sarà necessario dividere gli assegni previdenziali da quelli assistenziali e sancire una volta per tutte che la pensione è un salario differito nel tempo che ogni lavoratore si è pagato con i propri contributi. Limitare ai soli lavoratori dipendenti i benefici del cuneo fiscale significa discriminare i 14 milioni di pensionati che hanno regolarmente versato i contributi previdenziali nell’arco della vita lavorativa e che oggi godono di una meritata pensione.
Se poi si calcola che il 70% dei pensionati percepisce meno di 1000 euro mensili e che la media dell’assegno pensionistico è di circa 1290 euro mensili –
conclude Prudenzano – si capisce che è necessario un adeguamento fiscale, evidentemente progressivo, anche per i pensionati che non possono essere sempre considerati una categoria dimenticata per il semplice fatto che non hanno armi, come lo sciopero, da poter contrapporre alle ingiustizie sociali”.

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