“Ieri abbiamo visto e ascoltato l’esposizione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sullo Stato che vorremmo tutti e Confintesa si dichiara anche d’accordo con Conte sui contenuti della sua relazione. Peccato che non ci siano risorse né risorse finanziarie né volontà politica per realizzare il libro dei sogni illustrato alle organizzazioni sindacali dal Premier” Lo dichiara il segretario Generale di Confintesa Francesco Prudenzano al termine della riunione degli Stati Generali cui ha partecipato assieme ad altre sigle sindacali. “Diamo atto – continua Prudenzano – al Presidente Conte di aver disegnato un quadro di un Paese modello che va dalla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico agli investimenti sulle infrastrutture, dalla sostenibilità ambientale alla riforma della pubblica amministrazione e tanto altro. Un piano che tratta di tutto ma che necessita di investimenti finanziari talmente grandi che fanno rimanere tutte le 9 filiere e i relativi 54 temi sciorinati nel documento presentato, un vero e proprio libro dei sogni. Confintesa ha chiesto invece al Governo di focalizzare l’attenzione solo su pochi punti, vitali però per la ripresa economica del dopo Covid, quali una riduzione della tassazione, investimenti pubblici per sostenere imprese piccole e grandi con interventi finanziari anche a fondo perduto, un sistema di protezione sociale per i lavoratori a rischio di disoccupazione, sostegno alle famiglie e sblocco dei cantieri in un quadro di rilancio di ammodernamento delle infrastrutture che favoriscano anche investimenti sul territorio. Inutile – ha concluso Prudenzano nel suo intervento – parlare di mega-sistemi quando l’Europa ci obbliga a non aumentare il debito pubblico e quando  ci sono ancora lavoratori che da quattro mesi aspettano la cassa integrazione o imprese che non riescono ad accedere ai prestiti bancari o commercianti che non riusciranno a far ripartire le loro attività per i troppi vincoli connessi alla riapertura. Stare con i piedi per terra giova al Paese e il Professor Conte lo tenga a mente senza progettare cose impossibili da fare tutte insieme”     

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