Il 23/07/2019, all’ARS è trascorsa una giornata fondamentale per i dipendenti dell’Amministrazione Regionale e per i cittadini che da essa si aspettano servizi efficienti. Stralciate le norme più equivoche, come la promozione automatica in seconda fascia per i dirigenti e la facoltà di chiamare dirigenti esterni, sono state invece approvate le norme sulla riapertura dei concorsi esterni. Noi non siamo contrari ai concorsi, chiediamo soltanto che le professionalità che sono già presenti all’interno della Regione vengano valorizzate come meritano, prima di guardare all’esterno. Infatti in nessuna amministrazione si resta bloccati nella stessa fascia contrattuale, dall’assunzione al pensionamento, ma di norma si bandiscono concorsi interni, alla Regione Sicilia non è così. I lavoratori di fascia “A e B”, che sono dipendenti di ruolo come tutti gli altri, vengono forzatamente tenuti in una condizione di comodo, ovvero le professionalità che servono, vengono utilizzate per portare avanti il lavoro senza che queste possano intestarsi il lavoro svolto, il merito va sempre ad altri.

Questi dipendenti vengono trattati dalla Regione Sicilia come se essi stessi fossero il problema e la causa della cattiva amministrazione. Non è assolutamente così, sono invece la parte più giovane e dinamica, al passo con i moderni strumenti informatici, che possiede le competenze idonee alla gestione di una moderna amministrazione. I problemi stanno altrove, nell’affidare ruoli chiave non per competenza. “Pretendiamo che ci siano dei criteri oggettivi di valutazione che permettano ai dipendenti competenti e formati da anni di esperienza, di non rimanere bloccati in mansioni inferiori, non conformi ai loro titoli. Sono già avvenuti in passato dei demansionamenti, non possiamo più accettare di rimanere nell’angolo mentre dalle “finestra” entrano ulteriori soggetti”, così dichiarano Antonio Russo, Segretario Generale Confintesa Sicilia, e Rosanna Rizzo, Dirigente Sindacale Confintesa Autonomie.

Articoli simili