lo Stato si riappropri della sua funzione di organo di controllo, specialmente sulla sicurezza dei suoi cittadini” lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa.

E’ ancora vivo il dolore per la morte dei 43 cittadini deceduti per il crollo del ponte Morandi a Genova che si sono registrati altri 10 morti per la tragedia nel canyon del Pollino in Calabria, oltre quattro morti sul lavoro nella sola giornata di ieri.

Non è più sopportabile un bollettino come quello che ha funestato agosto e che rappresenta una situazione di ingovernabilità da parte degli organi preposti ai controlli sulla sicurezza dei cittadini.

Il crollo del ponte a Genova – continua Prudenzano – è il frutto di facili e leggere privatizzazioni. La tragedia del Pollino pone troppi perché sul fatto che non siano state prese tutte le precauzioni per evitare presenza di turisti nelle Gole del Raganello.

Così, come gli ulteriori quattro morti di ieri, deceduti mentre erano al lavoro, sono il segno dell’assenza di controlli pubblici nei cantieri e nei luoghi di lavoro.

È ora di dire basta – conclude Prudenzano – a queste stragi che per quanto riguarda i morti sul lavoro segnano 469 vittime di incidenti sul lavoro nei primi sei mesi del 2018.

Lo Stato attraverso gli organi di vigilanza riprende in mano questa situazione e interrompa queste morti bianche che arrecano dolore e mortificano la nostra immagine nel mondo.”

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