La riforma Fornero i danni maggiori gli ha già provocati con gli esodati a cui nessuno restituirà ciò che hanno perduto”. Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa in merito alla proposta governativa sulle pensioni a quota 100, fortemente voluta dalla Lega. “Ci sono ancora circa seimila persone – continua Prudenzano – che nel 2011 furono bloccati nel limbo degli esodati e che da anni dovevano usufruire della pensione ma, in assenza della nona salvaguardia, non possono accedere ad un loro diritto. Un fatto grave se si pensa che la nona salvaguardia sarebbe finanziata dai risparmi delle precedenti salvaguardie e quindi avrebbe un costo zero per le casse dello stato.

Inoltre, la tanto decantata quota 100 potrebbe – continua Prudenzano – certamente liberare alcuni posti di lavoro ma non è automatico che i giovani possano usufruire di questo turn over se non si mettono in atto politiche del lavoro che favoriscano gli investimenti e riducano la pressione fiscale sulle imprese. Chiediamo e ci chiediamo, – conclude Prudenzano – quanti sono i giovani che si sono inseriti nel mercato del lavoro a 24 anni e che dopo 38 anni, raggiunti i 62 anni di età, potranno usufruire della quota 100.

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