Mancanza di personale amministrativo, problematiche delle strutture edilizie, prossimi ingenti pensionamenti dovuti a quota 100, sono solo alcune delle cause che stanno bloccando il normale funzionamento della macchina della giustizia. Il segretario Generale di Confintesa FP, Claudia Ratti, fa presente al Governo che “per soddisfare i bisogni sul territorio bisogna prima rafforzare generosamente gli organici del Ministero, sede centrale, per il tempo necessario a svolgere contemporaneamente tutte le procedure, in tempi rapidi a tal fine – continua Claudia Ratti – occorre una task force per salvare la giustizia”.

La task Force dovrebbe assicurare la mobilità di tutto il personale in servizio, lavorare sulle progressioni interne del personale, provvedere al piano dei fabbisogni, rivedere le nuove piante organiche in funzione degli effettivi fabbisogni, far scorrere le graduatorie degli assistenti giudiziari ed espletare nuovi concorsi.“Ma – conclude la Ratti – al Ministero occorre personale anche all’ufficio pensioni, all’ufficio che si occupa dei contratti per l’edilizia giudiziaria perché si fanno le belle riforme ma non si pensa alle ricadute che hanno sulla loro gestione.”Confintesa FP ritiene che, se necessario, si ricorra anche a comandi da altre Amministrazioni al fine di far funzionare correttamente la macchina della giustizia. Confintesa ritiene, al momento, di cercare soluzioni al “problema giustizia” con il dialogo e il confronto e non con sterili manifestazioni di piazza che lasciano il tempo che trovano.”

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