“Cancellare l’obbligo di astensione dal lavoro delle future madri almeno un mese prima del parto potrebbe mettere a rischio la sicurezza e la salute di migliaia di lavoratrici italiane e dei futuri nascituri”.

Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa, commentando l’emendamento proposto dal governo che modifica le attuali normi sul congedo di maternità.

“E’ giusto dare alle lavoratrici la possibilità di scegliere le modalità con cui usufruire del congedo di maternità – continua Prudenzano – ma è altrettanto necessario tutelare la loro salute. I contesti lavorativi sono diversi per ogni categoria professionale. Un medico, un avvocato o un architetto, ad esempio, possono scegliere di lavorare fino al giorno prima del parto senza che questo comporti rischi per la sicurezza della lavoratrice stessa. Diverso è il caso di quelle donne che lavorano in fabbrica, nei supermercati o negli esercizi commerciali, attività per cui è richiesto un impegno fisico oltre che intellettuale. In questi casi – conclude Prudenzano –  lavorare fino al giorno prima del parto potrebbe rappresentare un rischio concreto per la salute e la sicurezza di queste lavoratrici: è un dato di fatto”.

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