
“Confintesa denuncia fermamente il tentativo da parte di CGIL e UIL, in accordo con alcune Associazioni datoriali, di minare il principio costituzionale del pluralismo sindacale”.
Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa, in merito alla lettera inviata da alcune associazioni datoriali ad alcuni sindacati con l’obiettivo di ostacolare l’azione del Governo che sta cercando di riscrivere in modo più democratico i criteri di rappresentanza sindacale e datoriale.
“La proposta del Governo - continua Prudenzano - si inserisce nel contesto del decreto correttivo sul Codice degli Appalti, approvato nel mese di ottobre dal Consiglio dei Ministri, che mira a garantire una rappresentanza più equa e pluralista nel mondo del lavoro. Quello che risulta particolarmente assurdo è il fatto che proprio CGIL e UIL, che da sempre hanno condotto battaglie contro i cosiddetti "contratti pirata", siano poi protagonisti della firma di contratti come quello della vigilanza privata, che prevede un salario di circa cinque euro l'ora lordi.
Inoltre Confintesa rileva come il richiamo di CGIL e UIL a riconoscere più rappresentativi i sindacati presenti nel CNEL, fino al 2023 era intoccabile, mentre oggi non deve ritenersi più valido solo perché la nuova Consiliatura del CNEL vede la presenza di altre Organizzazioni sindacali che minano il monopolio sindacale esercitato dalla sigle, sindacali e datoriali, definite storicamente più rappresentative, che da sole occupavano indisturbate i seggi nei luoghi decisionali.
Oggi, invece, la realtà è cambiata. A partire dal 2023, infatti, il CNEL vede la partecipazione di rappresentanti di organizzazioni sindacali come Confintesa, che vantano una regolare e accertata rappresentatività nel Pubblico Impiego e che stanno emergendo anche nel settore privato, nonostante le resistenze e le azioni ostacolanti di alcune sigle sindacali, come CGIL e UIL, e di alcune associazioni datoriali che ormai non rappresentano più adeguatamente il mondo imprenditoriale, come Confindustria e questo per CGIL, UIL rappresenta un pericolo per la democrazia.
Un po’ di coerenza – conclude Prudenzano - da parte dei leader di CGIL e UIL non guasterebbe. Alla luce di quanto sopra invitiamo sia Landini che Bombardieri ad essere più rispettosi del pluralismo sindacale”.