Confintesa Fp torna a parlare del Fondo Perseo Sirio denunciando ancora l’assurda logica che impone ai dipendenti pubblici di comunicare la “non adesione” al Fondo altrimenti, in caso di silenzio, lo stesso silenzio viene interpretato come tacita adesione del lavoratore al Fondo Perseo-Sirio.

“Confintesa FP – afferma Claudia Ratti – ha già dichiarato il suo dissenso verso questa pratica di silenzio assenso e lo ha fatto attirandosi le critiche delle grandi OO.SS.

Ma – continua la sindacalista –  la posizione assunta da Confintesa FP è dettata dal fatto che ai lavoratori che aderiscono al Fondo Perseo-Sirio, non viene garantito un rendimento accettabile e, cosa ancor più grave, non vi è la possibilità di uscire dal Fondo quando questo non garantisse più un rendimento adeguato.

La nostra tesi è supportata anche dal Professor Beppe Scienza che ha scritto di recente  ”…vittima dell’illusione monetaria è chi si sente rassicurato dai certificati a capitale protetto o soprattutto dalle linee garantite dei fondi pensione. Abile solo nell’illudere lavoratori e risparmiatori, la previdenza integrativa le spaccia per formule sicure in grado di tenere testa al Trattamento di fine rapporto (Tfr). Tutto falso e il 2022 lo ha dimostrato con rivalutazioni del Tfr nell’ordine del 9-10%, incremento non riconosciuto invece ai poveracci intrappolati nei fondi sindacal-aziendali, vittime del silenzio-assenso “.

“Qualche domanda – conclude Claudia Ratti – oggi vogliamo ancora farcela:

  • Perché tanta voglia di sponsorizzare questo Fondo pensione?
  • Ci sono dei Sindacalisti negli organi del Fondo Perseo-Sirio?
  • Se sì, percepiscono dei compensi?
  • Cos’hanno da dire, oggi, i “sindacati sponsor” ai lavoratori intrappolati nel fondo per giustificare le perdite del 2022?

Attendiamo una risposta!”

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