Confintesa esprime forte preoccupazione e sdegno per il comportamento adottato da Adecco, società leader nella fornitura di lavoratori interinali presso aziende pubbliche e private, che rifiuta di consentire ai propri lavoratori l’iscrizione a Confintesa. L’azienda, infatti, invoca una clausola contrattuale secondo la quale “la titolarità delle deleghe attivate dalle Agenzie spetta esclusivamente a FeLSA CISL, NIdiL CGIL e UILTemp,” limitando di fatto la libertà di scelta sindacale dei lavoratori.

Questo atteggiamento, oltre a violare i principi costituzionali sanciti dall’articolo 18 della Costituzione Italiana – che garantisce a tutti i cittadini il diritto di associarsi liberamente senza alcuna autorizzazione – e dall’articolo 39 – che afferma “la libertà dell’organizzazione sindacale – rappresenta un grave esempio di dittatura sindacale”.

È inaccettabile che, in un Paese democratico, i lavoratori non possano esercitare liberamente il proprio diritto di adesione al sindacato che meglio rappresenta i loro interessi, ma siano costretti a scegliere tra opzioni imposte.

Confintesa ritiene che questa situazione non sia tollerabile e sollecita un immediato intervento da parte delle istituzioni affinché venga rispettato il principio costituzionale di libera associazione. La politica ha il dovere di legiferare per assicurare a tutti i lavoratori il diritto di scegliere liberamente il proprio sindacato e per prevenire ogni forma di monopolio sindacale che, come in questo caso, soffoca i diritti fondamentali.

Questa situazione -   dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa - è una violazione palese della libertà individuale e sindacale dei lavoratori e mina alla base i diritti di rappresentanza. Confintesa si impegna a portare avanti questa battaglia in ogni sede, legale e istituzionale, per garantire che la voce dei lavoratori non venga soffocata da imposizioni ingiuste e anticostituzionali, Confintesa – concluder Prudenzano - continuerà a difendere i diritti e le libertà dei lavoratori italiani, chiedendo a gran voce che venga garantito il pieno rispetto della Costituzione e che nessun datore di lavoro, privato o pubblico, possa ostacolare la libera scelta sindacale”.

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