FNLA-Confintesa accoglie con favore il rialzo dei prezzi dell’olio extravergine di oliva italiano (9,4 euro/kg) e delle olive (165 euro/quintale), una chiara dimostrazione del valore ineguagliabile del made in Italy. Tuttavia, queste vittorie momentanee non devono far dimenticare le speculazioni che continuano a minacciare il settore e i produttori onesti per necessita un piano strategico a tutela completa per il futuro del settore e che coinvolga tutti gli attori della filiera agricola, dai produttori ai frantoiani, dagli imbottigliatori alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO). 

"Non possiamo abbassare la guardia: chi specula sul nostro olio mina non solo l’economia agricola, ma anche la dignità di un simbolo del nostro Paese - dichiara Paola Mita, Segretario Generale di FNLA Confintesa – e lancia un appello deciso al Governo per un intervento immediato che tuteli i produttori italiani e garantisca la difesa del patrimonio nazionale”. Le misure proposte riguardano:

  1. Strumenti finanziari di protezione Istituzione di fondi mutualistici e garanzie pubbliche per tutelare i produttori dai rischi di mercato e dalle speculazioni.
  2. Maggiore controllo e trasparenza: Potenziamento dei controlli su importazioni di oli comunitari per evitare triangolazioni fraudolente che danneggiano il prodotto italiano.
  3. Promozione del valore aggiunto: Collaborazione con la GDO per valorizzare l’olio italiano come prodotto premium e contrastare il sottocosto.
  4. Sostegno diretto agli olivicoltori: Incentivi per qualità, innovazione e agricoltura sostenibile con maggiore resa per ettaro".

“Il nostro olio extravergine – continua la sindacalista - è un pilastro dell’identità italiana e deve essere difeso come un interesse strategico nazionale. Non possiamo cedere il nostro futuro alle logiche speculative, FNLA-Confintesa – conclude Paola Mita - continuerà a battersi per un settore agricolo forte, equo e competitivo, richiamando istituzioni e associazioni a un impegno comune e immediato”.
Agire ora è fondamentale per salvaguardare il nostro olio e il nostro Paese.

Articoli simili