“Confintesa si inchina davanti agli agenti della Polizia di Stato Matteo Demego e Pierluigi Rotta” Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa in merito all’episodio che ha visto un giovane domenicano fermato dagli agenti della P.S a seguito di un furto di un motorino e che, disarmando un agente ha sparato uccidendo i due agenti e ferendone un altro. “Questo grave episodio mette in evidenza, purtroppo, l’inesistenza di qualsiasi forma di protezione preventiva dovuta ad un falso buonismo predicato da certa politica sempre pronta a difendere i “diritti” dei delinquenti e poco propensa a tutelare la vita dei servitori dello Stato.

Confintesa – continua Prudenzano – non può esimersi anche dal far notare che all’interno delle Questure prestino la propria attività lavorativa dei dipendenti civili ovviamente disarmati ma che, allo stesso modo, corrono gli stessi rischi del personale armato. Non riteniamo di fare distinzioni tra lavoratori e lavoratori ma il rischio che corrono i dipendenti civili operanti in settori pubblici deve essere all’attenzione di chi deve garantire la sicurezza e la tutela della vita di tutti coloro che quotidianamente operano a loro rischio. Non vogliamo nemmeno parlare di dipendenti di serie A o di serie B ma – conclude Prudenzano – solo evidenziare che stare chiuso in un ministero non è la stessa cosa che essere tutto il giorno a rischio all’interno di un presidio di Pubblica Sicurezza come un Questura. Ne tengano conto i nostri governanti”.

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