Si è svolta una manifestazione dei lavoratori delle cooperative Nova e Medihospes, organizzata da Confintesa Sanità nei pressi dell’ingresso del pronto soccorso del Policlinico Umberto I.

Sfidando la pioggia battente i lavoratori (infermieri, oss ed ausiliari) si sono riuniti per dire no ad una situazione paradossale che li vede oggetto di procedura di licenziamento collettivo per esubero (licenziamenti scongiurati a seguito di esame congiunto con le cooperative, la Regione Lazio ed il Ministero del Lavoro) in un momento storico in cui tutte le aziende ospedaliere e sanitarie sono in forte sofferenza per gravi carenze di organico.

Una delegazione (formata dal Segretario Regionale Minadeo, dalla Segreteria Provinciale Di Blasio e dalla Responsabile dei rapporti con le cooperative sociali D’Amico) è stata ricevuta dal Direttore Generale D’Alba, ed ha avuto modo di avanzare i propri dubbi riguardo ad una eventuale copertura dei servizi esternalizzati in dismissione e sul futuro delle centinaia di lavoratori che per anni hanno assicurato con professionalità e dedizione il buon funzionamento della struttura ospedaliera.

Alle richieste della delegazione il Direttore Generale ha assicurato di aver sottoposto alla Regione Lazio un piano del fabbisogno triennale che tiene conto sia del turnover che del personale necessario alla reinternalizzazione dei servizi ora appaltati alle cooperative, evidenziando che le prime graduatorie utili per l’assunzione a tempo indeterminato di infermieri ed oss saranno rispettivamente quella della ASL Roma 2 e di Tor Vergata, per cui prevede la necessità di indire due procedure concorsuali a tempo determinato per colmare il gap temporale, procedure comunque sottoposte alla spada di Damocle dell’autorizzazione regionale; ha comunque affermato che la dismissione di ulteriori servizi è scongiurata per la mancanza di personale strutturato che possa coprirli.

Nel frattempo, la cooperativa Nova ha azzerato l’esubero di personale, ritirando la richiesta di cassa integrazione per cessazione di attività, mentre la cooperativa Medihospes ha azzerato l’esubero di OSS ed ha optato per un contratto di solidarietà per gli infermieri, escludendo quindi la via della cassa integrazione.

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