Lettera aperta del Segretario Generale di Confintesa, Francesco Prudenzano

Il recente rinnovo contrattuale per le Funzioni Centrali ha acceso i riflettori su una questione cruciale: la reale democrazia del sistema di rappresentanza sindacale in Italia. Dietro un apparente “sì”, si nasconde un “NO” fragoroso che merita attenzione: quello di sigle importanti come CGIL e UIL, che si sono rifiutate di firmare.

Un sistema che si inceppa: la regola boomerang
La norma pattizia pensata per arginare il cosiddetto “sindacalismo autonomo” si è ritorta contro le stesse confederazioni che l'avevano voluta. Oggi, CGIL e UIL si trovano escluse dai giochi negoziali proprio a causa di quella regola. Assistiamo a un coro di ipocrita indignazione, ma la verità è che il sistema ha rivelato una falla profonda.

RSU: elezioni svuotate di significato?
Parallelamente, riflettiamo sul voto per le RSU. Elezioni che, spesso, si riducono a una mera preferenza personale, una simpatia per il collega, perdendo di vista la vera posta in gioco: la rappresentanza politica e contrattuale nazionale. La vicenda del rinnovo delle Funzioni Centrali lo dimostra: la legittimazione data dal voto per le RSU serve in primis per sottoscrivere accordi contrattuali che con quel voto e con i reali interessi dei rappresentanti eletti, hanno poco a che fare.

Gerarchie congelate e voci soffocate
Prendiamo atto che questo sistema, pur vestendosi di democraticità, cementifica le gerarchie esistenti, congelando la rappresentatività sindacale in equilibri vecchi di decenni. Non è forse più coerente e logico votare per liste nazionali, con programmi e rivendicazioni chiare e distinte? Chi beneficia di questa confusione elettorale?

Un sistema chiuso: la porta sbarrata per chi è fuori
Il paradosso è evidente: un sindacato, per esistere e sopravvivere (tranne casi rarissimi), deve già far parte del board, incatenato a equilibri esistenti. Non c’è spazio, non c'è una vera porta d’accesso per chi porta idee nuove, per chi vuole competere, per chi rappresenta energie e idee fresche.

È tempo di cambiare le regole!
Il sistema di rappresentanza sindacale attuale è una democrazia di facciata, bella sulla carta ma bloccata nella pratica. Mancano libertà, competizione, dinamismo e pluralismo.
La democrazia sindacale, quella autentica, deve essere la casa di tutti i lavoratori, non un club esclusivo. Ripartiamo da qui per costruire un sistema più giusto e realmente rappresentativo.

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F. Prudenzano

Di seguito, vi proponiamo l'intervento sull'argomento del Segretario Generale Prudenzano, tenutosi in Senato in occasione del Convegno "Il Futuro del CCNL". Buona visione. 

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