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CONFINTESA SANITÀ: “PROMESSI 40 MILIONI, MA LO SPDC DEL SANT’ANDREA DI ROMA È AL COLLASSO”

A ridosso della Giornata Mondiale della Salute Mentale, emergono gravi criticità dal reparto SPDC dell’AOU Sant’Andrea di Roma, denunciate da Confintesa Sanità Lazio. Le condizioni della struttura sono definite sconcertanti: degrado igienico e strutturale, carenza di sicurezza e personale insufficiente. Le stanze risultano inadeguate, prive di vie di fuga sicure, allarmi e videosorveglianza, mentre il personale è ridotto all’osso, con un solo OSS e un’ausiliaria a coprire turni complessi e ad alto rischio. Il personale infermieristico è costretto a svolgere più mansioni contemporaneamente, compromettendo la qualità dell’assistenza.

Alessio Minadeo e Sandra Di Blasio, dirigenti sindacali di Confintesa Sanità, denunciano un’organizzazione inefficiente, turni disallineati e utilizzo scorretto delle risorse umane. Le assunzioni, secondo Confintesa, dovrebbero prioritariamente rafforzare reparti come lo SPDC. A queste problematiche si somma la mancata risoluzione di criticità note da tempo: già nel 2024 un’aggressione a un’infermiera aveva evidenziato gravi lacune in termini di sicurezza.

Nonostante l’annuncio di un investimento di 40 milioni da parte della Regione Lazio per la salute mentale, la distanza tra promesse e realtà è evidente. Confintesa chiede interventi urgenti: ristrutturazione dei locali, adeguamento degli organici, sistemi di sorveglianza, formazione del personale e trasparenza gestionale. La salute mentale, affermano i sindacalisti, non può essere uno slogan annuale, ma va garantita ogni giorno con azioni concrete e strutture dignitose.

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