Se la burocrazia delle Amministrazioni dello Stato è inadempiente non devono essere i lavoratori pubblici a pagarne le conseguenze” Lo afferma Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa in ordine alla nota questione del passaggio della gestione previdenziale dei pubblici dipendenti all’Inps che sta registrando situazioni in cui ad alcuni lavoratori non risultano i versamenti dovuti e quindi verrebbero penalizzati nel momento di andare in pensione. “Il Governo e l’Inps chiariscano definitivamente e per tutte le amministrazioni pubbliche che non esiste prescrizione per il riconoscimento dei versamenti mancanti.

Questo principio – continua Prudenzano – deve valere per tutti i settori del pubblico impiego atteso che sembrerebbe che la prescrizione dovrebbe scattare solo per gli insegnanti iscritti al CPI, Cassa Pensioni per gli Insegnanti, ovvero gli insegnanti delle scuole primarie paritarie, pubbliche e private, gli insegnanti degli asili eretti in enti morali e delle scuole dell’infanzia comunali. Nel caso di mancato versamento, – conclude Prudenzano – sarebbe il lavoratore a dover pagare per riscattare i contributi versati e caduti in prescrizione dal 1° gennaio 2019. Se così fosse questa sarebbe una  forma d’ingiustizia che il Governo del cambiamento, se davvero vuol essere tale, deve risolvere facendo cadere anche per quei lavoratori il termine prescrittivo.

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