“Sarebbe l’ora che la politica, in questo caso la Ministra Caltalfo, espressione di un movimento che voleva renderla più aderente al paese reale, scegliesse interlocutori qualificati e rappresentativi dei problemi che vuole affrontare al tavolo negoziale” Lo afferma Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa in merito alla riunione in cui si è discusso di alcuni problemi relativi alla “funzione ispettiva” svolta principalmente dal personale di INPS, INAIL e Ministero del Lavoro, che la Ministra del Lavoro ha tenuto il 26 febbraio scorso, convocando sigle sindacali non rappresentative nel Comparto delle Funzioni Centrali, dove operano gli ispettori, ed escludendo Confintesa che in quell’ambito è tra quelle maggiormente rappresentative.
È inaccettabile e scandaloso che un Ministro della Repubblica ignori il buon senso, oltre che le leggi dello Stato e stravolga i principi di rappresentatività conseguenza delle scelte dei lavoratori, con regolari elezioni e con l’adesione spontanea al sindacato che vogliono. La ministra Catalfo – continua Prudenzano – se deve parlare delle problematiche degli Ispettori del Lavoro, dell’INPS e dell’INAIL si ricordi che l’INL è sottoposto alla vigilanza del suo ministero che, per le relazioni sindacali, vedono Confintesa come uno delle sette sigle maggiormente rappresentative nel comparto funzioni centrali. Ed invece la Ministra Catalfo ha ritenuto di convocare una pletora di sigle e siglette che sono ignare dei problemi di quei lavoratori e non possono essere utili a capire e risolvere quelle problematiche, ignorando CONFINTESA.
E’ pacifico che il meccanismo di raccolta delle sigle da convocare segue schemi inadeguati e spesso non corrispondenti alla vera rappresentanza rendendo muta la voce di chi potrebbe dire qualcosa di utile e facendo fare vetrina a chi non sa neppure cosa sia, in questo caso, la funzione ispettiva.
Questi sono tavoli per risolvere i problemi o per dare visibilità a chi non ha alcuna possibilità di affrontarli?”

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