“Per la prima volta, dalla fine della seconda guerra mondiale, celebriamo un primo maggio in modo virtuale, con i lavoratori, quelli fortunati, in cassa integrazione e con la spada di Damocle di un’economia che, in molti settori, non potrà ripartire” Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale in occasione della giornata del Primo Maggio.

 “ Non ce la facciamo a dire che il primo maggio del 2020 è la Festa del Lavoro, preferiamo considerare questo Primo maggio come un momento di cambiamento e soprattutto di ripartenza di un’economia dove la Partecipazione tra lavoro e capitale, peraltro prevista dall’articolo 46 della nostra Costituzione, sia il volano che ci permetta di salvare posti di lavoro e imprese. Oggi imprenditori e lavoratori – continua Prudenzano – sono sulla stessa barca e, se vogliono progettare un futuro per le generazioni future, non possono che remare insieme per uscire da una tempesta sociale ed economica che ha investito tutto il pianeta e particolarmente l’Italia, che rischia di diventare terra di conquista dove i poteri finanziari, più o meno occulti, potranno fare shopping di imprese che non ce la faranno a ripartire.

Confintesa, però, non rinuncerà a confrontarsi, seppur virtualmente, e lo farà attraverso la pagina Facebook di Confintesa Nazionale proprio il primo maggio a partire dalle ore 11. Infine – conclude Prudenzano – Confintesa fa proprio il richiamo della Presidente della Corte Costituzionale, Marte Cartabia, in merito al fatto che “la nostra Costituzione non contempla un diritto speciale per lo stato di emergenza” e che si può affrontare l’emergenza  “senza mai sospendere l’ordine costituzionale”. Non è con i DPCM, che esautorano il Parlamento dai suoi poteri, che si celebra correttamente e democraticamente il Primo Maggio.” 

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