“Anche un solo morto sul lavoro diventa un dato su cui bisogna riflettere ma orma, ogni giorno, siamo davanti ad un vero e proprio bollettino di guerra”.

Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa, in merito agli ultimi tre morti sul lavoro registrati nella giornata di ieri.

 “Solo ieri- continua Prudenzano – sono stati tre gli incidenti mortali sul lavoro che hanno tolto la vita a tre operai che stavano facendo il loro lavoro. Saranno gli accertamenti che farà la magistratura a stabilire se esistano responsabilità e omissioni di misure di sicurezza ma rimane il fatto che ormai le morti sul lavoro invece di diminuire stanno aumentando rispetto allo scorso anno. Secondo i dati ufficiali forniti dall’Inail, nei primi tre mesi del 2022 i morti sul lavoro sono stati 189, quattro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e le denunce di infortunio sono state 194.106, con un aumento del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Una situazione insostenibile – conclude Prudenzano – che rischia di peggiorare se si continua a far finte di niente. Urgono provvedimenti seri e necessita soprattutto incrementare il numero degli ispettori per effettuare i dovuti controlli su tutto il territorio.

Non si può e non si deve morire per lavorare. Il Governo ne prenda atto e inserisca questo tema come una priorità da risolvere quanto prima”.   

 

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