"In Germania il salario minimo è salito a quasi 15 euro l’ora, un passo concreto per garantire una vita dignitosa ai lavoratori, in linea con l’articolo 36 della nostra Costituzione. In Italia, invece, il tema è stato usato come strumento di egemonia sindacale più che di giustizia sociale".
Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa, commentando l’aumento tedesco del salario minimo.
"Confintesa – continua Prudenzano – dice no alla proposta di salario minimo avanzata dalla sinistra non per il principio, ma perché il testo riconosceva solo i contratti firmati da CGIL, CISL e UIL, escludendo le altre sigle e minando il pluralismo.
Una norma sbagliata che avrebbe, eludendo quanto previsto dall’articolo 39 della Costituzione, avrebbe solo imposto il monopolio della Triplice senza alzare i salari.
Confintesa crede nella contrattazione collettiva, ma denuncia i gravi ritardi nei rinnovi contrattuali, causati anche da chi ha interesse a tenere fermi gli stipendi. Così si impoveriscono i lavoratori e l’intera economia.
Confintesa propone al Governo di aprire un tavolo serio e inclusivo sul tema salari, guardando ai modelli europei. Non possiamo ignorare che in Paesi come la Germania il salario minimo per legge tutela la dignità del lavoro.
Infine – conclude Prudenzano - non accettiamo lezioni da chi ha firmato contratti da 5 euro l’ora. Serve qualità del lavoro, non solo quantità: il salario deve garantire una vita dignitosa, come impone la nostra Costituzione."
