“Dopo una lunga e difficile trattativa che ha visto protagonisti gli oltre 800 dipendenti del trasporto cittadino di ATAF è comprensibile una mobilitazione del personale. I dipendenti sono in totale disaccordo con le posizioni prese dall’azienda in merito all’accordo sulle garanzie dei livelli occupazionali, assunzioni ,copertura del turnover ed ulteriore indennità da destinare a controllori, verificatori e autisti.
Forse è anche ora di rivedere l’istituto dello sciopero che in questa forma rischia di essere inefficace e fa perdere la giornata di stipendio a chi aderisce. Senza contare il disagio all’utenza che spesso non conosce neppure le ragioni che stanno alla base della protesta.
È sempre più necessario, quindi introdurre nel nostro ordinamento forme di sciopero che chiariscano ai cittadini cosa le anima come ad esempio quello che è stato definito “sciopero virtuale”’ che coinvolge in egual misura scioperanti e datori di lavoro ma non tocca l’utenza
Confintesa Firenze è disponibile a dare maggiori possibilità di ascolto alla voce dei lavoratori.”
Questa la dichiarazione di Sandra Badii, Segretario nazionale di Confintesa Toscana a seguito della protesta dei lavoratori ATAF