Confintesa e la Federazione Medie e Piccole Imprese (F.M.P.I.), hanno condiviso la preoccupazione circa il delicato momento in cui versa l’economia italiana che, a seguito del sostanziale fermo delle aziende per effetto del propagarsi dell’epidemia COVID-19, rischia di soffrire un impatto economico e sociale molto preoccupante.

Pertanto, in sinergia e condivisione, entrambe le associazioni, nel rispetto delle rispettive vocazioni e competenze, hanno dato luogo ad una serie di iniziative conferendo concretezza alle norme emanate dal Governo e dalle singole regioni, nel tentativo non solo di eseguirle ma anche di creare aree di tutela e garanzia sociale quanto più ampia possibile al fine di far rientrare anche quelle categorie di dipendenti che sono restate prive di qualsiasi paracadute sociale.

A tal fine l’Ente Bilaterale E.Bi.Conf, di cui Confintesa è socio sindacale e F.M.P.I. socio datoriale,   ha emanato un bando straordinario per l’erogazione di un Contributo Covid-19 per i lavoratori dipendenti dalle imprese associate a E.Bi.Conf.  La richiesta di accesso al contributo, stabilito nell’importo massimo di euro 300,00 a persona, dovrà essere presentata a Confintesa, socio sindacale di E.Bi.Conf. per il tramite di una delle sedi territoriali di Confintesa.

Inoltre F.M.P.I. ha anche attivato un canale consulenziale al fine di accompagnare, in questo difficile e complicato momento, le aziende che ne avessero necessità alle procedure di accesso alla Cassa Integrazione e a tutte le agevolazioni previste dal decreto “CURA ITALIA”. Confintesa e F.M.P.I tramite Ebiconf ritengono così di attuare un servizio, seppur limitato nell’entità, a favore dei propri associati nel rispetto del principio della Partecipazione Attiva,  Solidale e Responsabile che caratterizza l’azione dell’attività bilaterale di Confintesa e F.M.P.I a tutela dei lavoratori ed delle imprese aderenti a E.Bi.Conf.

In questo delicato e difficile momento Confintesa, F.M.P.I. ed E.Bi.Conf, con questo gesto, richiamano anche l’attenzione del Governo sulla necessità di ridurre al minimo un’attività burocratica che, per tante famiglie e tante imprese,  rischia di essere ancor più letale del Covid-19.

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