“Dopo l’ennesimo DPCM è arrivata la diciassettesima circolare del Ministero dell’Interno che, in sintesi, spiega in perfetto linguaggio burocratese l’ultimo DPCM del 10 aprile e, sempre in sintesi, assegna all’Ispettorato del Lavoro funzioni di controllo che sono, nella stragrande maggioranza, di competenza di strutture sanitarie e di polizia.”  Lo dichiara Nicoletta Morgia, coordinatrice di Confintesa FP per Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). “Sono anni che gli ispettori del Lavoro lamentano una carenza organica e una mancanza di aggiornamento formativo, criticità rappresentate agli stessi Prefetti nel 2017 e mai risolte. Oggi – continua la sindacalista – il Ministero dell’Interno scopre che esistono gli ispettori del lavoro e, senza alcuna competenza specifica, assegna loro la responsabilità dei controlli del rispetto delle regole previste per il contenimento del contagio Covid 19. Una scelta questa che per Confintesa è del tutto infondata e scellerata e che va a mettere a rischio la salute e la sicurezza del personale ispettivo e dei lavoratori oggetto dei controlli non avendo, gli ispettori, nessuna competenza professionale in merito.  Inoltre il Ministero dell’Interno ritiene di affidare agli ispettori del lavoro il compito di far rispettare le modalità di attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali oggetto del Protocollo Governo-parti sociali del 14 marzo 2020. Ricordiamo che quel protocollo non ha nessun valore normativo e quindi esula dai poteri di controllo dell’ INL. Inoltre non abbiamo avuto formazione  – continua Nicoletta Morgia –moltissime  sedi territoriali non hanno aggiornato  il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) né tantomeno fornito il personale di  Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e in queste condizioni si vogliono mandare in prima linea gli ispettori del lavoro quando invece ci sono corpi ben più specializzati,  assegnati all’Ispettorato del Lavoro, come i nuclei dei Carabinieri (NIL) formati e attrezzati per svolgere queste funzioni ispettive.

Confintesa – conclude Nicoletta Morgia – propone un decalogo di adempimenti necessari per mettere in sicurezza il personale prima di procedere con una qualunque ripresa delle attività nella famosa Fase 2. e non accetterà invasioni di campo in settori altrui con altrettante fantasiose applicazioni di circolari da parte dei Dirigenti dei vari Uffici, in totale violazione delle norme e degli ordinamenti professionali vigenti. In caso contrario qualcuno se ne assumerà una personale responsabilità che Confintesa non esiterà a far valere a tutela della sicurezza e della salute del personale dell’INL.”

 

Visualizzazioni: 0

Articoli simili