“Il nuovo decreto cd. “rilancio”, rilancia appunto l’ennesimo schiaffo al personale giudiziario, un’altra dimostrazione che non esiste la consapevolezza da parte non solo dei vertici ministeriali ma anche della politica, del ruolo imprescindibile del personale giudiziario e, in particolare, della sua professionalità.” Lo dichiara Claudia Ratti Segretaria Generale di Confintesa Funzione Pubblica in ordine al “Decreto Rilancio” annunciato dal Presidente Giuseppe Conte ma ancora non pubblicato che prevede un “concorso fantasma” per l’assunzione di 3100 persone tra ex magistrati onorari o ex avvocati o ex ricercatori universitari o ex ispettori. “Non è possibile umiliare ancora il personale in servizio – continua la sindacalista – che, in molti casi, si sta preparando per partecipare ad un concorso interno bandito con tutti i crismi della trasparenza mentre il Decreto Rilancio intende indire un bando solo per titoli e esami farsa con lo scopo evidente di favorire un cospicuo numero di persone che operano al di fuori dei ruoli previsti dal Contratto. Si vogliono favorire i magistrati onorari e altri amici dei partiti di Governo e mortificare tutto il rimanente personale, che vedrà negato il suo legittimo diritto alle riqualificazioni e alle progressioni economiche, nonché si vedrà occupate le sedi a cui aspira da anni, anche per l’introduzione dell’organizzazione di tali concorsi a livello territoriale, una scelta auspicata da anni, ma che, con queste modalità, danneggia esclusivamente il personale interno.

Confintesa F.P – conclude Claudia Ratti – non starà a guardare se questo tentativo di calpestare procedure e norme, in nome del Covid-19, andrà in porto e adira a tutte le vie, comprese quelle legali, per il rispetto della dignità dei lavoratori della giustizia e soprattutto per contrastare una deriva antidemocratica che ormai è una costante dell’azione di questo Governo.”

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