L’Italia può uscire da questa grave crisi economica solo con il contributo di tutte le forze sociali e non con i soliti riti discriminatori tanto cari a viale dell’Astronomia”. Lo afferma il Segretario Generale di Confintesa, Francesco Prudenzano, commentando l’incontro tenuto ieri tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil.

“Siamo, ancora una volta, in presenza di riunioni organizzate tra chi rifiuta di prendere atto che la realtà rappresentativa del mondo del lavoro non è più quella degli anni ’60 dove l’egemonia di Cgil, Cisl e Uil poteva avere una ragione. I lavoratori del secondo millennio – continua Prudenzano – oggi si riconoscono in un pluralismo sindacale che ha incrementato il sindacalismo autonomo ma di questo Confindustria non vuole prenderne atto e continua con atteggiamenti discriminatori ad ignorare la volontà dei lavoratori continuando a parlare solo con tre organizzazioni che rappresentano, forse, solo il 50% dei lavoratori.

Confintesa, richiamandosi al principio Costituzionale della Partecipazione, ritiene che al Paese serva un disegno sociale il più possibile partecipato tra tutte le forze sociali al fine di risanare la nostra economia fortemente compromessa da una crisi che investe tutto il pianeta.

Questa volta – conclude Prudenzano – non è in gioco solo la democrazia sindacale ma tutto il sistema economico Italiano.

Il Presidente di Confindustria ne prenda atto e agisca di conseguenza.

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