Perplessità e sorpresa, per la nomina dell’Onorevole Renato Brunetta a Ministro per la Pubblica Amministrazione, è stata espressa da Confintesa Funzione Pubblica in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Professor Mario Draghi. “L’on. Renato Brunetta – scrive il Segretario Generale di Confintesa FP Claudia Ratti -è noto alle cronache per aver definito “fannulloni” tutti i dipendenti pubblici, per la sua avversità alla categoria, per aver drasticamente ridotto lo spazio della contrattazione collettiva, per essersi opposto alle riforme che tendevano al vero rilancio della meritocrazia, per aver individuato delle percentuali numeriche di lavoratori da premiare al di là di altri parametri e, da ultimo, in un’intervista del giugno del 2020 per essersi espresso contro il lavoro a distanza per i dipendenti pubblici. Il mio timore – aggiunge Claudia Ratti nella nota al Presidente del Consiglio – ritengo sia condiviso dalla stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici che attendono da anni una vera riforma della pubblica  amministrazione, che come Lei ha riconosciuto, nel periodo di emergenza, hanno dimostrato capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e a un uso intelligente delle tecnologie a sua disposizione.

Confintesa FP si dichiara favorevole e disponibile a collaborare per giungere ad una riforma della  Pubblica Amministrazione sulle direttive enunciate dal Presidente del Consiglio e chiede inoltre di aggiungere altri due punti relativi al riconoscimento e la premialità delle alte professionalità esistenti nella Pubblica Amministrazione dotando la dirigenza amministrativa di strumenti idonei oltre ad una reale possibilità di mobilità tra Amministrazioni, che consenta a ciascun lavoratore di esprimersi per quelle che sono le proprie attitudini. La lettera si conclude con un appello al rinnovo del CCNL scaduto il 31/12/2018 affermando che “rinnovo del CCNL non vuol dire banalmente solo “aumenti economici” ma vuol dire, riorganizzare un sistema arcaico riconoscendo (questo sì economicamente) il merito e uscendo dall’appiattimento. Vogliamo sperare che il Governo, al di sopra delle considerazioni che il Ministro Brunetta ha dei pubblici dipendenti, manifesti concretamente la volontà di rinnovarlo.

 

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