Già l’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo ultimo intervento alla Camera denunciò sia l’insostenibilità economica del super bonus sulle ristrutturazioni che sarebbe costato troppo per le casse dello Stato, sia la possibile truffa che si andava perpetrando ai danni delle casse dello Stato”.

Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa.

“Se poi – prosegue Prudenzano – a questo allarme, aggiungiamo i 9 miliardi di truffe, accertate dalla guardia di Finanza,  di imprenditori che con il trucchetto delle cessioni del credito hanno emesso fatture gonfiate o di lavori mai effettuati, non possiamo che essere d’accordo con la posizione del Governo che ha bloccato la cessione dei crediti del super bonus.

Una misura che, comunque, avrebbe un costo per le casse delle Stato di circa 40 miliardi pari al costo di una finanziaria.

Confintesa – conclude Prudenzano – ritiene che le imprese che hanno agito correttamente non debbano essere penalizzate ma aiutate così come i lavoratori impiegati nell’edilizia debbano trovare nei futuri provvedimenti  Governativi una sponda che tuteli i livelli occupazionali.

Una forma di recupero delle malversazioni di una legge potrebbe essere quella di riattivare una politica concreta per lo sviluppo dell’edilizia popolare che permetterebbe ai lavoratori del settore di garantirsi un reddito di lavoro senza divenire l’alibi dei furbetti che, con le cessioni dei crediti false, hanno truffato lo Stato ovvero tutti i cittadini italiani e nello stesso tempo rispondere al problema dell’emergenza abitativa” .

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